CORONAVIRUS | FACCIAMO UN PO’ DI CHIAREZZA

Dott.ssa Beatrice Margani

Premetto che oltre ad essere laureata in dietistica, sono laureata anche in farmacia e per scrivere questo articolo ho ripescato i ricordi degli esami di microbiologia e igiene alimentare sostenuti durante la mia carriera universitaria. Dato che sono dell’idea che prima di scrivere qualcosa le fonti da verificare debbano essere quelle corrette vi lascio anche i link a cui trovare le giuste informazioni.

Le fonti:
World Health Organization
Center For Disease Control And Prevention

Che cos’è?

Il Coronavirus è un virus ad Rna della famiglia dei corona, si chiamano così perché hanno delle proteine che circondano l’Rna e osservandole al microscopio sembrano proprio una corona, si sa poco di loro perché normalmente colpiscono gli animali e in questo caso c’è stato un salto di specie. Era già successo nel caso della Sars.

Al momento l’origine precisa non è conosciuta, quello che si è visto è che il corona virus trovato negli uomini ha una sequenza genetica simile, ma non identica, a quella del virus che normalmente infetta i pipistrelli e ha una parte di materiale genetico in comune anche con quello che si ritrova nei serpenti, ma come sia avvenuto il salto di specie cioè come e in quale animale il virus si sia modificato diventando capace di colpire l’uomo al momento non si sa con certezza. Quindi probabilmente è partito da pipistrelli per poi passare ad un’altra specie ed infine all’uomo.

Questo avviene perché i virus sono in grado di modificarsi per sopravvivere (è il meccanismo che spinge tutti i viventi ad evolversi, in questo caso il cambiamento gli ha permesso di passare dall’animale sorgente o serbatoio -pipistrello- ad un altro animale: ad esempio può essere successo in un allevamento, dove gli animali sono tanti e tutti insieme, permettendo che il virus passi da un ospite all’altro modificandosi ulteriormente) e da questo all’uomo. Non bisogna però dimenticare che la produzione di anticorpi è una capacità dell’uomo e che quindi può difendersi da questo virus come dalla classica influenza e non dimentichiamo neanche l’aiuto che ci viene dalla scienza e dalla tecnologia per proteggerci ulteriormente.

Da questi dati è inutile fare ipotesi più o meno fantasiose su come, dove, quando e perché il corona virus sia passato da animale a uomo, ma bisogna aspettare che la ricerca e la scienza facciano il loro corso.

Questi meccanismi sono normali, il problema c’è perché si creano dei virus nuovi, nei confronti dei quali nessuno ha anticorpi e quindi si trasmettono velocemente e senza confini, spesso generando panico immotivato. Ma non bisogna farne un problema più grosso di quello che è: è un virus influenzale che non deve creare più allarmismi di quella che è la normale influenza stagionale. Bisogna sempre sottolineare che i soggetti più a rischio sono quelli che  hanno già condizioni di salute che li rendono più fragili: gli anziani, immunodepressi, chi ha patologie importanti, i soggetti ospedalizzati…Infatti dai dati recenti emerge che nello stesso periodo dell’anno la normale influenza ha causato più morti in California del Coronavirus in Cina!!!

Come si trasmette?

Il Coronavirus è un virus che colpisce le vie respiratorie ed è questa la sua via di trasmissione:

  • Si trasmette da uomo a uomo attraverso l’espettorato, cioè attraverso le goccioline espulse: quindi colpi di tosse e starnuti
  • Ma anche se si tocca qualcosa su cui un malato ha tossito e starnutito e poi si portano le mani alla faccia: il virus può entrare attraverso al bocca, il naso ed anche i canali lacrimali (come qualunque virus influenzale!)
  • Come per tutte le sindromi respiratorie da virus influenzali è difficile che si trasmettano per via alimentare, ma se si ha paura, l’accortezza è quella di mangiare solo alimenti cotti, infatti i virus che sono composti da proteine sono distrutti dal calore. Il cibo però deve essere conservato e manipolato correttamente anche una volta cotto. Queste sono delle indicazioni che valgono sempre!!!.

Come difendersi?

Di certo non ci si protegge con atti di razzismo nei confronti di chi è cinese o non mangiando al ristorante cinese. Gli allarmismi e la disinformazione generano solo ansia non motivata e difficoltà.

In questo momento in cui in Italia non è in corso un’epidemia bastano le norme igieniche che servono nella quotidianità ma che spesso ci dimentichiamo di attuare o che non tutti conoscono:

  • Lavarsi spesso e bene le mani, se non è possibile con acqua e sapone, vanno bene anche gli appositi gel
  • Mettere le mani o un fazzoletto a coprire naso e bocca quando si stranutisce e/o tossisce e dopo lavarsi le mani
  • Usare fazzoletti di carta monouso e poi buttarli
  • Se ci sono ammalati, limitare i contatti con loro
  • Se si è ammalati stare a casa fino alla guarigione

In questo caso ci può essere qualche accortezza in più:

  • Se ci sono sintomi influenzali segnalare eventuali viaggi in Cina o contatti con possibili ammalati da Corona virus. Questa indicazione è bene tenerla presente sempre se ci si ammala nel periodo successivo a viaggi: far presente al medico la zona del mondo in cui si è stati facilita e velocizza molto la diagnosi. Se non si è viaggiato in Cina o non ci sono stati contatti con ammalati, basta comportarsi come per ogni altra sindrome influenzale.
  • Evitare il consumo di alimenti crudi o non cotti per bene (eccetto frutta e verdura, come per le buone norma igieniche basta lavarli correttamente). Quindi è buona norma generale usare alimenti cotti e manipolarli con cura. Queste sono indicazioni che vengono sottolineate in questo periodo dato il Corona virus, ma sono norme che si devono tenere sempre presenti.

Quindi dal Corona virus ci si difende come da tutti gli altri virus influenzali: con le buone norme igieniche.

Solo in caso di epidemia (sottolineo che ora questa emergenza in Italia non c’è), sono necessarie ulteriori accortezze:

  • L’uso delle mascherine è indicato solo in caso di epidemia o pandemia, cosa che al momento non c’è in Italia. Oltretutto le mascherine sono efficaci solo se usate correttamente: vanno tolte senza toccare con le dita la parte che ricopre le vie respiratorie, cioè toccando con le mani solo gli elastici nel retro oppure indossando dei guanti mono-uso (se con le mani tocco la parte esterna della mascherina che è efficace proprio perché blocca all’esterno i virus e poi me le porto al viso la mascherina è inutile perché porto alle vie d’ingresso nell’organismo ciò che la mascherina aveva bloccato fuori)
  • Solo in caso di epidemia sono a rischio i luoghi affollati: scuole, teatri, cinema….Perché le sindromi influenzali hanno maggior possibilità di diffondersi dove ci sono tante persone vicine e dove possono esserci malati anche durante la fase d’incubazione (che quindi non sanno di essere ammalati). Ma limitare la frequentazione di posti affollati ha senso solo in caso di epidemia, cosa che si sta facendo adesso in Cina, ma che ribadisco in Italia ora non è necessaria

Quali sono i problemi?

Il problema è che essendo un virus che di solito si trova negli animali, l’uomo al momento non ha anticorpi e quindi è una sindrome delle vie aeree che si diffonde rapidamente. Fatemi sottolineare che però abbiamo già la sua sequenza genetica (grazie alla ricerca italiana fatta da donne!!) e questo ci permetterà di conoscere meglio il virus, capire come è passato all’uomo e produrre l’eventuale vaccino, se necessario.

Le complicanze che il Corona virus può dare sono a livello respiratorio con polmonite e sindrome da distress e sono queste le cause che possono portare a morte, ribadisco di nuovo che il rischio c’è per chi già è fragile in partenza.

Ma la mortalità in questo caso non è più alta della normale influenza e che sono a rischio solo i soggetti che già sono fragili (anziani, persone già ammalate, immunodepressi…).

Quindi non ha senso tutto l’allarmismo che si sta diffondendo.