Riflessioni sull’8 marzo

Avv. Eleonora Conforti

E’ solito dire che la storia delle donne è l’ombra della storia ufficiale, quella che troviamo nei libri, dove spesso i protagonisti sono esclusivamente uomini. Per un arco di tempo lunghissimo, la donna non è stata considerata, né si è considerata, un soggetto autonomo in grado di creare eventi.

Ma come dice De Gregori, “la storia siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere”. Per arrivare fino ad oggi molte donne hanno sfidato, in prima linea, una storia patriarcale e maschilista, conquistando quei diritti che a noi oggi paiono scontati ma che sono in realtà frutto di anni di lotte e rivendicazioni.

8 marzo è soprattutto questo, ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze ancora subite in molte parti del mondo.

C’è un tempo bellissimo, tutto sudato, una stagione ribelle

l’istante in cui scocca l’unica freccia, che arriva alla volta celeste

e trafigge le stelle, è un giorno che tutta la gente si tende la mano

è il medesimo istante per tutti che sarà benedetto, io credo da molto lontano

è il tempo che è finalmente, o quando ci si capisce

un tempo in cui mi vedrai, accanto a te nuovamente, mano alla mano

(I. Fossati – C’è tempo)

Leggenda narra che questa data sia stata scelta in ricordo di un tragico incendio che l’8 marzo 1908 avrebbe colpito una fabbrica di New York portando alla morte di 146 operaie.  Si tratta in realtà di un falso storico. Le vere origini di questa ricorrenza sono molto più confuse e hanno radici profonde nella politica internazionale dei primi del ‘900. 

Il primo “Woman’s day” risale a un’iniziativa socialista negli Stati Uniti che nacque nel contesto storico della lotta per l’ottenimento del diritto di voto alle donne. Nell’agosto del 1910 il tema venne ripreso nel corso della Conferenza internazionale delle donne socialiste tenutasi a Copenaghen, dove  si pensò a una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne. 

Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale interruppe le celebrazioni fino al 1921, quando durante la Seconda Conferenza delle donne comuniste a Mosca si istituì per l’otto marzo la “Giornata internazionale dell’Operaia”, poi rinominata “Giornata internazionale della donna”. La data scelta voleva ricordare l’8 marzo 1917, quando le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando inizio alla Rivoluzione Russa di Febbraio che portò poi al crollo dello zarismo.

In Italia la Giornata iniziò a essere celebrata nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale, ma poi subito sospesa dall’era fascista. La giornata prese davvero forza l’8 marzo 1946, su iniziativa dell’Unione Donne in Italia  (UDI), quando si festeggiò in un’Italia finalmente libera (e nello stesso anno le donne ottenero il diritto di voto!).

Furono proprio le donne italiane a scegliere, per quell’occasione, come simbolo della giornata, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo.

Ciò che conta è la potenza evocativa di questa tradizione. La giornata della donna è un’occasione per festeggiare le battaglie vinte e ricordare quelle ancora tutte da combattere (diversità salariali, difficoltà di accesso alla vita politica ed economica, violenza di genere…).

Per questa giornata ho pensato di suggerirvi qualche film sul tema, per ricordare quello che è stato il percorso, faticosissimo, della lotta per questi diritti … ma aspetto anche i vostri suggerimenti!

  1. We want sex – La storia di Rita O’Grady, che nel 1968 guidò lo sciopero delle 187 operaie della fabbrica Ford in Inghilterra, che pose le basi per la legge sulla parità di diritti e di salario tra uomo e donna.
  2. Suffragette – Ripercorre la storia delle militanti del primissimo movimento femminista, costrette ad agire clandestinamente in uno Stato sempre più brutale. 
  3. Il diritto di contare – La vera storia di tre scienziate afro-americane che hanno rivoluzionato gli studi alla NASA.
  4. Maria Montessori, una vita per i bambini – Prima donna ammessa e laureata a una facoltà di medicina in Italia, futura ideatrice di un metodo pedagogico per il quale diverrà famosa in tutto il mondo.
  5. Vogliamo anche le rose – Documentario che racconta il profondo cambiamento avvenuto nel costume in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta grazie alla liberazione sessuale e al movimento femminista.

Felice giornata delle donne a tutte noi!

Contatti: ec@studiolegalemigliori-torrella.it