75 anni di diritto al voto alle donne
Settantacinque anni fa, il 31 gennaio del 1945, con il decreto Bonomi, il diritto di voto veniva riconosciuto alle donne anche in Italia. Una data storica, arrivata a quasi un secolo di distanza dalle prime richieste e con ritardo rispetto a molti altri Paesi. La prima fu la Nuova Zelanda nel 1893, seguirono nei primi del ‘900 i Paesi Nordici, nel 1918 la Gran Bretagna, grazie al movimento delle suffragette, gli Stati Uniti nel 1919.
Il decreto Bonomi non prevedeva però la possibilità per le donne di essere votate. Trascorse, infatti, almeno un anno prima che le donne italiane, grazie alle richieste dell’U.D.I., potessero godere dell’eleggibilità.
È in un’Italia finalmente libera che le italiane votarono per le prime elezioni politiche e per il referendum del 2 giugno 1946, dove si era chiamati a scegliere tra repubblica e monarchia. E le donne, che avevano atteso per quasi un secolo questo momento, parteciparono in maniera travolgente, con un’affluenza pari all’89,1%.
Carica di emozione per quel diritto così faticosamente ottenuto, la scrittrice Anna Banti racconta “quanto al ’46, quel che d’importante per me ci ho visto e ci ho sentito, dove mai ravvisarlo se non in quel 2 giugno che, nella cabina di votazione, avevo il cuore in gola e avevo paura di sbagliarmi fra il segno della repubblica e quello della monarchia? Forse solo le donne possono capirmi. Era un giorno bellissimo… Quando i presentimenti neri mi opprimono, penso a quel giorno, e spero”.
A quelle elezioni, le donne elette risulteranno ventuno: cinque di esse (Maria Federici, Angela Gotelli, Nilde Jotti, Teresa Noce, Lina Merlin), faranno parte della Commissione che redigerà la nostra Costituzione. A conclusione di un lungo travaglio, la Costituzione italiana del 1948, con l’articolo 3, garantirà alle donne pari diritti e pari dignità sociale. Almeno formalmente. Ci vorranno anni ed enormi sacrifici per la conquista di tanti diritti che oggi ci sembrano scontati.
Ma è una rivoluzione ancora incompiuta.
In un momento storico in cui il femminicidio è ancora un omicidio per troppo amore, in cui le donne escono dal mondo del lavoro dopo la maternità, in cui abbiamo bisogno delle quote rosa per entrare in politica e nei consigli di amministrazione, in cui a parità di mansioni una donna è pagata meno di un uomo, tocca ancora alle donne ricordare che, se come ci suggeriscono, dovremo fare un passo indietro, sarà solo per prendere, ancora una volta, la rincorsa.
“I Had My Ups And Downs,
But I Always Find The Inner Strength To Pull Myself Up
I Was Served Lemons, But I Made Lemonade”
Beyoncé – Freedom
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