AMAZON GOES GOLD

Post in collaborazione con Amazon

Federica Piccinini

Chi mi segue sa che ho recentemente partecipato alla campagna AmazonGoesGold, che mi ha appassionato particolarmente, perché al centro c’era la possibilità di regalare un sollievo e una speranza ai bambini ammalati di tumore. L’iniziativa promossa da Amazon a livello globale è nata nel 2017 per sostenere i piccoli pazienti oncologici. Come vi ho già accennato nelle mie stories nelle scorse settimane, ogni anno nel mese di settembre, che è il mese dedicato alla sensibilizzazione sul tema del cancro in età infantile, tutte le sedi di Amazon nel mondo contribuiscono in qualche modo ad aiutare diverse strutture sanitarie e associazioni territoriali che si occupano di fornire cure e supporto ai bambini affetti da tumore.

Quest’anno anche io, insieme a voi, ho fatto la mia parte: abbiamo avuto l’opportunità di raccogliere dei giochi e materiali tramite Amazon da donare al Policlinico S.Orsola di Bologna e portarli in prima persona assieme ai loro rappresentanti. Vi ricordate che ho chiesto i vostri consigli per scegliere qualcosa che potesse rallegrare i piccoli ammalati durante le lunghe giornate passate in ospedale? Abbiamo chiesto giochi in scatola, trucchi, dispositivi per ascoltare la musica, Kindle, ect.
Qualche settimana fa sono andata con tutti i miei pacchetti regali a fare una visita in una delle strutture AGEOP, l’Associazione di Ematologia Oncologica Pediatrica che opera all’interno del Policlinico S. Orsola Bologna e che sostiene non solo i bambini ospedalizzati ma anche le famiglie che li seguono in questo difficile percorso.

In particolare ho potuto visitare una casa ospitante  per famiglie e per bambini che offre supporto terapico, psicologico, e fornisce ogni tipo di servizio accessorio. Il personale che ho incontrato è pieno di determinazione e passione nella propria missione: supportare e sostenere i bambini malati di cancro e le loro famiglie in questo difficile percorso.

L’associazione investe infatti non solo nelle strutture ausiliari, come la casa in cui sono stata io, ma anche nel sostenere l’ospedale per sostenere il mantenimento e il rinnovo del reparto, nonché nella Ricerca Scientifica: la cosa più preziosa per trovare sempre nuove e più efficaci terapie che possano dare ai piccoli pazienti maggiori chance di guarigione. Considerate che presso il Policlinico S.Orsola, il reparto ha delle camere sterili che sono delle vere e proprie stanze da letto che permettono sia al bambino che ai genitori di vivere, muoversi, abbracciarsi, senza avere barriere o essere costretti a letto..

Potete capire la mia emozione nel parlare con queste persone che tutti i giorni combattono per portare un sorriso a chi ha sulle spalle un carico di dolore e sofferenza. Qui ho conosciuto e ascoltato storie i famiglie che non si arrendono e di bambini che combattono con un coraggio incredibile. E’ stato molto bello poter dare il mio piccolo contributo per regalare un raggio di luce nella vita di questi bimbi e dare visibilità a questo progetto e all’attività di Ageop Ricerca.

 

Questa campagna mi ha anche dato la possibilità di visitare la storica sede di Amazon Italia, a Castel San Giovanni (Piacenza) ed è stata un’esperienza davvero incredibile. In occasione della giornata del PJAMMIN’, ovvero quando i dipendenti erano invitati a recarsi al lavoro in pigiama in segno di solidarietà e vicinanza alle famiglie e ai piccoli pazienti che passano le loro giornate in ospedale, ho partecipato insieme ad altre blogger a uno speciale Tour in Pigiama.  Abbiamo camminato fra gli scaffali pieni di oggetti di ogni sorta, abbiamo visto come si evadono gli ordini e abbiamo scoperto che in questa sede le attività sono molto meno automatizzate di quanto si possa credere. Volete sapere l’aspetto più curioso? Per me che sono una fan dell’ordine è stata una bella sorpresa scoprire che le merci sono riposte negli scaffali seguendo il criterio del “caos organizzato”, ovvero assolutamente “a caso”, con spazzolini da denti accanto a libri e stivali di gomma. In pratica, dove l’addetto trova un buco in libreria, posiziona l’oggetto e poi naturalmente un sistema computerizzato ne registra le coordinate. In questo modo pare sia più semplice evadere tutti gli ordini velocemente 🙂

Le visite guidate hanno anche contribuito ad aumentare l’impatto delle iniziative AmazonGoesGold. Per ogni visitatore in pigiama, infatti, Amazon si è impegnato a donare 5€ a un ospedale del territorio vicino alle proprie sedi.