prima pappa

Come introdurre gli alimenti nello svezzamento e un esempio di prima pappa

Dott.ssa Beatrice Margani

Terzo e ultimo appuntamento con la Nutrizionista, Beatrice Margani e con lo svezzamento. Oggi parliamo di come introdurre gli alimenti e vi lasciamo una ricetta per preparare una prima pappa.

L’ordine con cui gli alimenti semisolidi e solidi vengono introdotti non riveste più l’importanza di un tempo e può variare in base alla preferenza del bambino e alla cultura gastronomica della famiglia e del pediatra che fornisce i consigli (Ministero della Salute).

Ultimamente le allergie alimentari hanno riscosso un grande interesse e sembrano essere più diffuse che in passato; in realtà da studi ed indagini statistiche emerge che ne è colpito solo il 3% dei bambini e solo l’1% con forme gravi.

Fatta questa doverosa premessa, è da sottolineare che fino a poco tempo fa si riteneva che gli alimenti che più comunemente  causano allergia andassero introdotti solo in un secondo momento per evitare l’insorgenza dell’allergia stessa. Negli ultimi anni questa tendenza è cambiata (ad esempio già tra il mio primo figlio e la mia seconda molte avvertenze non ci sono più a livello ufficiale).

L’allergia alimentare è causata dalla parte proteica del cibo in questione e coinvolge il sistema immunitario con una sintomatologia più o meno grave, che va dalla semplice diarrea o rush cutaneo ad orticaria fino a gonfiori più o meno gravi ed eventuale shock anafilattico. Gli alimenti che più facilmente ne sono responsabili sono: 

  • Uova
  • Latte vaccino
  • Crostacei
  • Pomodoro
  • Fragole
  • Pesce
  • Pesche
  • a parte le fave che possono causare favismo.

La diagnosi può essere fatta solo tramite esami specifici, a livello cutaneo o con esami del sangue.

Oggi si sta diffondendo una scuola di pensiero nuova, secondo cui la somministrazione precoce dei cibi incriminati sfavorirebbe l’insorgenza delle allergia e, addirittura, che in caso di allergie non gravi si potrebbe continuare a somministrare il cibo che ne è causa in piccole dosi, invece che provare a riproporlo dopo del tempo come si faceva in passato.

Dato che comunque stiamo parlando della salute dei nostri bambini e che non esistono studi che abbiano nettamente dimostrato l’efficacia di uno dei due metodi, io sono dell’idea di somministrare i cibi potenzialmente pericolosi solo dopo gli 11-12 mesi (oggi dopo l’8° mese possiamo introdurre pesce bianco, prosciutto cotto e uovo – tuorlo prima albume dopo), in modo che, se anche dovesse succedere qualcosa, il bimbo sia già più grande e di darli per la prima volta a pranzo in modo da tenere monitorati i sintomi, cosa che non avverrebbe di notte.

Somministrate sempre un solo nuovo alimento ai bambini, in modo da individuare facilmente quello responsabile dell’eventuale problema.

Faccio anche una piccola digressione sul glutine: va evitato solo in caso di conclamata celiachia (ci sono casi di non celiac gluten sensitivity in cui il glutine andrebbe ridotto). Comunque introducetelo dal 6 mese e consiglio di non proporlo sempre a tutti i pasti, è comunque un proteina e può stimolare il sistema immunitario o infiammare la mucosa intestinale.

Il latte vaccino  va introdotto dopo l’anno di vita, prima va usato se possibile il latte materno o latte in polvere o di proseguimento. Dai 12 mesi si può proporre il latte di mucca intero, inizialmente diluito con acqua, poi progressivamente dato in quanto tale. Ci sono anche dei tipi di latte da utilizzare fino ai 3 anni di età: latte di proseguimento, che sono arricchiti in nutrienti e adatti se ci sono problemi gastrointestinali. Il latte vaccino è infatti povero di ferro, in più chi riceve latte vaccino precocemente ha maggior rischio di sviluppare obesità, l’eccessivo apporto proteico causa un aumento delle somatomedine (IGF-I) e un’attivazione a livello endocrinologico.

Anche in caso di problemi gastrointestinali (reflusso, diarrea, vomito frequente…) il latte vaccino non è appropriato.

Chiedete indicazioni al pediatra sulla soluzione più adatta al vostro bambino.

La cosa importante è che al bambino venga proposta una dieta variata e salutare.

Per le pappe potete indicativamente basarvi sul seguente ordine:

  1. Riso
  2. Mais
  3. Tapioca
  4. Avena
  5. grano

L’acqua

L’acqua è un nutriente fondamentale, di cui spesso ci dimentichiamo, ma che in realtà è la base di tutte le piramidi alimentari.

In realtà la si può dare anche ai lattanti: soprattutto d’estate quando il rischio di disidratazione è molto alto l’acqua va usata tranquillamente, lo stesso vale per camomilla ed infuso di finocchio , l’importante è che siano privi di zucchero

Con l’alimentazione complementare bisogna assolutamente ricordarsi di proporre l’acqua al bambino non solo ai pasti ma durante tutta la giornata. Infatti si possono regolare da soli sulla quantità, ma non per la frequenza di assunzione: il consiglio è quello di proporla spesso e in caso sarà il bimbo a rifiutare! I bimbi fino all’anno e anche dopo assumono acqua anche attraverso il latte, la frutta e il brodo vegetale.

Ricordiamoci che i bambini hanno un turnover di acqua del 15% del loro peso corporeo.

Ecco il fabbisogno di acqua in base all’età:

ETA’ Ml/kg/die

Da 0 a 6 mesi 130-150

Da 6 a 12 mesi 120-140

Da 1 a 2 anni 110-120

Da 4 a 6 anni 100

Da 7 a 10 anni 70

Dopo 10 anni 40-50

Per i bimbi è importante che le acque abbiano nitrati inferiori ai 10mg/l, un buon contenuto in calcio invece fluoruri inferiori a 1,5mg/l

prima pappa

Come preparare una prima pappa!

Per le prime pappe consiglio di utilizzare un brodo semplice: in 1l di acqua far cuocere 2 zucchine, due piccole patate (da evitare se il bimbo ha stitichezza), 2 carote e un pezzetto di zucca o mezzo finocchio per 1h (ovviamente le verdure vanno lavate bene prima di essere cotte). Poi basta filtrare e fare delle porzioni di 120-140ml di brodo (fresco si conserva 48 ore in frigorifero, oppure si possono fare le porzioni e conservarle nel freezer).

Nei 120-140ml di brodo si cuoce inizialmente crema di riso o mais e tapioca o miglio…in un secondo momento farine che contengono anche glutine: semolino o multicereale,  per poi arrivare ai diversi formati di pastine, 4 cucchiai per le farine e 2 per le pastine. Si aggiungono 2 cucchiaini di olio extravergine di oliva (attenzione che il gusto sia delicato) e in caso di stitichezza si può arrivare fino a 4. Come fonte proteica consiglio di iniziare con mezzo liofilizzato di carne ed eventualmente un po’ di parmigiano ben stagionato. Se tutto va bene dopo un paio di giorni si aggiungono 2 cucchiaini di verdura cotta al vapore inizialmente passata, poi frullata e poi semplicemente schiacciata o a pezzetti(oppure si possono utilizzare gli omogeneizzati di verdura).

Una volta che a pranzo si dà una pappa completa e tutto va bene la si può dare anche la sera.

I liofilizzati si possono sostituire con gli omogeneizzati, iniziare come mezzo vasetto e poi aumentare ad uno (prima dei sei mesi rimanere sul mezzo vasetto). Quando si passa alla carne preparata in casa sono 20-30 gr pesata da cruda da frullare una volta cotta, usare sempre carne magra, preferire la carne bianca e limitare la carne rossa (può dare irritazione al sederino).

Per il pesce vanno bene fin dall’inizio nasello, trota non salmonata, platessa, pesce azzurro, orata se usate il pesce fresco fate attenzione alle lische, come porzione circa 40 gr.

Altra fonte proteica è l’uovo, recentemente si fa introdurre fin dall’inizio, ma dato che non costa nulla direi di aspettare almeno gli 8-10 mesi, cominciando dal tuorlo e poi anche l’albume: sempre cotto.

I legumi li possiamo usare come proteine vegetali, si possono usare fin dall’inizio, facendo attenzione agli eventuali fastidi intestinali, se si passano o si usano decorticati il problema è evitato (attenzione alle fave per il favismo). La porzione è di circa 40-50gr.

Si possono usare sia prodotti  già omogeneizzati che freschi, se si opta per questi ultimi, bisogna verificare che siano sicuri per i bambini sia per provenienza che conservazione.

  • due cucchiai di pastina o crema di riso o crema di mais e tapioca oppure crema multicereali oppure semolino (è consigliabile alternarle)
  • due cucchiai della verdura cucinata al vapore e frullata
  • due cucchiaini di parmigiano grattugiato
  • 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva

Il brodo vegetale si può preparare facendo bollire le verdure direttamente nell’acqua o si può usare la pentola a pressione. Il brodo di carne, che può essere proposto in alternativa a quello vegetale va preparato usando carne magra, cipolle, carote, patate solo quando il bimbo è un poco più grande e il brodo di carne non va usato quando già si da la carne da mangiare in quanto tale, può essere una buona alternativa soprattutto quando i bimbi stanno male e mangiano poco.

Sarà difficile che il bimbo finisca tutta la pappa fina dalla prima volta , anche se a volte capita, non preoccupatevi: piano piano si abituerà alla quantità e alle novità. Se il cibo viene rifiutato, può essere molto frustante ed impegnativo per i genitori, cercate di non essere troppo impositivi né rigidi, ma di usare molta pazienza! I tempi di ogni bambino possono essere fisiologicamente diversi.

Bisogna capire se il problema è legato ai nuovi sapori, in questo caso si può ridurre la quantità di liofilizzato di carne aggiunto, aumentandola poi gradualmente in modo da abituare al nuovo gusto: assolutamente non bisogna aggiungere zucchero o frutta! Possono causare diarrea e lo zucchero va evitato in generale!

Proseguendo con le pappe è importante evitare un eccesso di proteine (carne, formaggini…) perché aumentano il rischio di sviluppare sovrappeso e bisogna bilanciarli con carboidrati e grassi, fondamentali per un organismo in piena crescita.