autosvezzamento

Autosvezzamento e dieta vegetariano o vegana

Dott.ssa Beatrice Margani

Eccoci al secondo appuntamento con la Nutrizionista, Beatrice Margani, che ci porta alla scoperta dell’Autosvezzamento e ci parla anche di Dieta Vegetariana e Vegana nello svezzamento.

Autosvezzamento

Si tratta di un’alimentazione complementare che però indica di rispettare l’innata capacità del bambino di autoregolarsi (come dice la parola stessa). Quindi il genitore non segue degli schemi precisi di orario dei pasti né di inserimento graduale, ma semplicemente mette a disposizione del bambino il cibo, che lui resta libero di scegliere.

All’atto pratico, nel momento in cui il bambino si mostrerà interessato agli alimenti che vengono mangiati in famiglia, andrà assecondato: il principio è che il bimbo in occasione di un qualunque pasto possa assumere liberamente i cibi presenti in tavola, tenendo conto del fatto che il bambino non ha i denti e di quali alimenti siano più o meno adatti.

Personalmente non sono completamente a favore di questi principi:

  • Il bambino non sa di cosa ha effettivamente bisogno 
  • Il bambino è abituato al sapore del latte ed è quindi normale che si debba abituare a nuovi cibi, è quindi facile che rifiuti alcuni alimenti le prime volte, ma continuando a proporli li accetterà piano piano
  • Non per forza gli alimenti che mangiano gli adulti vanno bene per i bambini
  • Anche se l’alimentazione famigliare è sana ed equilibrata, non per forza lo è per il bambino piccolissimo
  • La sicurezza di quello che si mangia dal punto di vista alimentare (diversi limiti posti per legge) e meccanico (rischio di soffocamento) è diversa tra alimenti per adulti e alimenti per la prima infanzia
  • Non per forza gli orari del pasto della famiglia sono giusti per il bambino (ricordo l’importanza di un giusto sonno pomeridiano e notturno e quindi anche degli orari dei pasti che rispettino i bioritmi e permettano una corretta digestione prima della nanna)

Sono invece in linea col fatto che  i piccolissimi si sappiano regolare abbastanza bene sull’aspetto della quantità (ovviamente le prime volte si devono abituare a volumi diversi) e se non finiscono sempre tutto vuol dire che sono già sazi o forse non si sentono bene o se chiedono ancora pappa è perché hanno effettivamente fame.

Allo stesso modo i bambini devo essere liberi di assaggiare nuovi alimenti se mostrano interesse, sempre che siano adatti per loro (ad esempio, mia figlia ha voluto addentare una fettina di limone che stavo usando per condire le verdure e le è piaciuto…)

Sono anche d’accordo sul pensiero che ogni bambino sia un caso a sé e in questo senso mi sento di dire che lo svezzamento vada adeguato ai ritmi e ai gusti di ognuno. 

Ma da qui a dire che il bambino sia in grado di autoregolarsi completamente il passo è lungo.

autosvezzamentoSvezzamento vegetariano o vegano

Se i genitori decidono per uno svezzamento vegetariano, il bambino dovrà continuare ad assumere mezzo litro di latte materno o artificiale al giorno, per garantire proteine più facilmente assimilabili rispetto a quelle contenute in cereali e legumi. L’apporto proteico deve essere superiore al fabbisogno, proprio per la diversa biodisponibilità.

Le proteine vegetali possono soddisfare i bisogni nutrizionali, ma devono essere assunte in modo vario e in associazione. Basta bilanciare bene latte e latticini, uova e legumi e i fabbisogni saranno coperti.

Mentre uno svezzamento vegano è più difficile da attuare fin dall’inizio, perché una volta tolto il latte materno bisogna utilizzare latte vegetale e si escludono completamente tutti gli alimenti di origine animale.

Il rischio è la carenza di ferro (come ho già detto fondamentale per lo sviluppo del sistema nervoso e neuro motorio), della vitamina B12, di calcio, di zinco e di proteine e infine di acidi grassi. 

In linea di massima io sono dell’idea che sia meglio evitare un’alimentazione strettamente vegana nella prima infanzia (se si vuole procedere comunque bisogna rivolgersi ad uno specialista che imposti un programma adeguato e fare i dovuti controlli col pediatra e se necessario utilizzare degli integratori).