Soluzioni creative per un piccolo spazio – parte 2

Quello che in origine era un magazzino di pescatori, è oggi un mini appartamentino per vacanze dotato di tutti i comfort.

Manuela Morara - Parole Luminose

Continua il racconto di Daniela, che grazie ai suoi studi di architettura ha saputo abilmente trasformare uno spazio di 28 mq in delizioso appartamentino a tema marittimo, perfetto per ospitare coppie alla ricerca di un nido sull’Isola d’Elba.

“La camera è il luogo che ha subìto più variazioni di idee nel tempo. Il letto è contenitore, il che permette la funzione di ripostiglio (ci tengo anche l’aspirapolvere smontata!) e di tenere di scorta un sacco di oggetti. L’armadio, invece, non c’è! Infatti ho optato per usare la nicchia della camera che già c’era come suo sostituto, dopotutto è larga 95cm e alta abbastanza da poter diventare un guardaroba a vista: per trovare il bastone ho girato le spiagge durante l’inverno nei giorni successivi alle mareggiate; i legni portati dal mare sono spesso ben levigati e non hanno bisogno di grandi trattamenti; ne ho raccolti diversi, di corti e di lunghi, e devo dire che li ho impiegati quasi tutti.

Essendo una che quando va in vacanza anche per un weekend si porta dietro un po’ di cosette da vestire (…), ho voluto mettere due mensole per il “piegato” che non fossero però lunghe quanto tutta la nicchia, ma qualcosa meno, per permettere di appendere anche eventuali abiti lunghi. Ho aggiunto poi una panca con contenitore, perché “Due in uno” era diventato il mio motto!

Orgoglio di questa camera è senz’altro il pannello “lampadario-testata” posto dietro al letto. Non che sia chissà quale opera complicata ma è stato pensato e realizzato interamente da me, mio marito e mio padre, magari consigliati talvolta da chi ci ha venduto i pezzi di legno o i fili a led. Visto che la camera si vede in linea retta una volta entrati in casa, volevo che la visione fosse catturata da un qualcosa di particolare, e non da un semplice quadro sopra al letto. Siccome avevo già deciso che in questa casa avrei voluto la carta da parati (che ho scelto ancora prima ancora di decidere dove metterla: i pesci come richiamo dell’ambiente marino), adesso sapevo dove posarla! Quando ho cominciato a ragionare sull’illuminazione della stanza, sapevo che era meglio intervenire con più punti luce che non con uno solo, primo perché il soffitto scuro ne avrebbe assorbita un bel po’ e poi perché è un po’ una regola che più luci “puntuali” aiutano a illuminare meglio uno spazio piccolo. Le luci puntuali alla fine le abbiamo scelte molto semplici, a cubetto di 10cm per lato che creano un fascio di luce che si può regolare in ampiezza; non abbiamo utilizzato i regolatori di intensità luminosa e per questo, gli interruttori sono diversi e permettono di accendere una o due luci per volta: questo dà la possibilità di avere luci più soffuse visto che ci troviamo in camera.

Tornando al pannello rivestito dalla carta da parati, è stato fatto diventare la fonte di luce principale: nel retro, grazie ad una cornice in legno che lo distanzia dal muro, sono stati installati una fila continua di led che non si vedono ma riescono a garantire una bella luce forte e diffusa.

Infine è stata posizionata la doccia là dove già era ma grazie al passaggio dei nuovi impianti abbiamo potuto comprare un piatto doccia a spessore ribassato che ho scelto in resina. Per il resto ho scelto per un separé in vetro che corre lungo tutta la lunghezza del piatto doccia.

La cucina: circa 6 mq, una nicchia già presente da sfruttare, un ambiente in cui volevo mettere tutto lasciando la possibilità di mangiare possibilmente a sedere, una vera sfida!

Dopo molte riflessioni abbiamo optato per creare la zona operativa sotto la finestra, in modo lineare.

La profondità è ridotta rispetto alle cucine classiche e il top di marmo – realizzato su misura – ci ha permesso questo fuori regola, studiato in base agli elettrodomestici scelti (tutti a dimensioni ridotti anche loro). La lavatrice con carico da 4kg è stata installata sotto i fuochi, poi abbiamo un frigo sottolavello, di quelli con celletta congelatore. Ne abbiamo trovato uno che riesce a mantenere congelati i cibi grazie ai feedback degli utenti trovati sul web.

Nota: il piano cottura è in acciaio inox e l’abbiamo acquistato da un’azienda che produce elettrodomestici da barca , di dimensioni ridotte e più resistenti al problema del “salino” che qui sull’Isola è parecchio importante. Per coprire la parte degli elettrodomestici sottostanti, una volta vinta la sfida, sono state fatte cucire da mia suocera delle tendine bianche.

Per quanto riguarda la dispensa, la voglia di mettersi a costruire delle scaffalature con legno per poi colorarle era venuta meno dopo tutti i lavori di cui già ci  ci eravamo fatti carico e quindi abbiamo optato per cercare un mobile in parte chiuso e in parte a vista dalle dimensioni giuste per entrare in quel vano. Anche se la cosa non mi aveva entusiasmato inizialmente, aver poi disposto un po’ di complementi carini, tipo i pesci bianchi e blu che riprendono le piastrelle di rivestimento mi ha fatto ricredere sul tutto. Il tavolo – sempre bianco – è ovviamente piccolo ma ha due alette laterali che si aprono.

La nota di colore l’ho messa nelle sedie, accuratamente cercate pieghevoli in modo da tenerne due al tavolo e due appese al muro, come un quadro, di un ingombro veramente minimo una volta chiuse; sono gialle, di quello acceso più di un limone, che dà una nota frizzante in mezzo a quel bianco, e a sua volta giallo stemperato dalla piattaia color lavanda attaccata al muro sopra al tavolo. Per avere una sensazione di luminosità anche alla sera, la luce è garantita da un altro ramo portato dal mare a cui sono appese cinque lampadine poste a diverse altezze e da un’applique regolabile sulla parete sopra i fuochi che illumina anche uno specchio così da riflettere ancor più luce.”

    Bilocale ‘Le Scalinate’

Via Niccoloso da Recco, 15

Marina di Campo