“COSA?,QUANDO?,QUANTO?, COME?” | Acqua
Approfitto della stagione estiva per parlarvi dell’acqua, fondamentale con le alte temperature! Tanti non la considerano un vero e proprio alimento, ma come tale la dovremmo considerare. Se ci pensate è messa alla base di tutte le piramidi alimentari, quindi è il presupposto per una alimentazione sana ed equilibrata oltre che di uno stile di vita corretto!! Gli italiani sono i principali consumatori di acqua minerale al mondo, io aggiungo “per fortuna”, con 180L a testa all’anno.
COSA? | Prima di tutto vediamo come classificare i diversi tipi di acqua a nostra disposizione.
ACQUE TRATTATE: hanno subito un processo di modifica delle caratteristiche batteriologiche, chimiche e fisiche.
- rubinetto
- purificata
In passato si poteva fornire solo attraverso l’acquedotto, oggi invece possono essere vendute in bottiglie o boccioni
ACQUE NON TRATTATE: sgorgano dalla sorgente e sono imbottigliate direttamente (bottiglie di 2l massimo), senza subire nessun trattamento che cambi il loro microbismo o biochimismo naturale.
- acque minerali: sono regolamentate da una normativa specifica, perché hanno caratteristiche peculiari. Origine profonda, purezza originaria, modalità di conservazione, tenore specifico in sali minerali e oligoelementi ed effetti sulla salute.
- acque di sorgente: hanno origine profonda come le minerali, ma hanno parametri chimico-fisici paragonabili a quelli delle acque di rubinetto, quindi non possono vantare proprietà salutistiche, non è obbligatoria la composizione in etichetta e si possono imbottigliare in recipienti superiori ai 2l.
In Italia si possono imbottigliare sia le acque di acquedotto che quelle di sorgente che quelle minerali. Ovviamente cambiano le loro proprietà e le indicazioni che troviamo sulle etichette.
Vediamo quindi le caratteristiche delle ACQUE MINERALI
- Sono riconosciute dal Ministero della Salute (studi idrogeologici, analisi chimico-fisiche e batteriologiche, sperimentazioni clinico-farmacologiche)
- La commercializzazione è autorizzata dalla Regione (idoneità degli impianti e delle captazioni, processo di imbottigliamento)
- Dato che nasce pura e arriva al consumatore così com’è possiamo considerarla il prodotto “biologico” per eccellenza e dato che sgorga sempre dallo stesso posto anche di denominazione di origine controllata D.O.C.G.
- Controlli: dovrebbero essere severi e continui per controllare eventuali inquinanti organici e inorganici, la costanza di composizione, la provenienza da bacini protetti da inquinamento.
- Parametri chimico-fisici: sono più restrittivi di quelli delle acque potabili
- Trattamenti di disinfezioni: assenti, consentiti solo con aria arricchita in O3
- Mineralizzazione: è dovuta al loro passaggio sotterraneo che le porta a contatto con certi elementi minerali, più è lungo il percorso tanto più sarà mineralizzata l’acqua, le diverse tipologie in commercio hanno vari mix di oligoelementi e sali minerali che sono come impronte digitali delle acque (in Italia ne troviamo in commercio oltre 250). BICARBONATE: bicarbonati superiore a 600mg/l, SOLFATE: solfati superiore a 200mg/l, CALCICHE: calcio superiore a 150 mg/l, MAGNESIACHE: magnesio superiore a 50 mg/l, FLUORATE: fluoro superiore a 1,0 mg/l, FERRUGINOSE: ferro bivalente superiore a 1,0 mg/l, CLORURATE: cloruri superiori a 200 mg/l, SODICHE: sodio superiore a 200 mg/l, POVERE DI SODIO: sodio minore a 20 mg/l, ACIDULE: se CO2 libera è superiore a 250 mg/l
- Durezza: è espressa dal contenuto in calcio e magnesio ed è espressa in gradi francesi, dolci fino a 15°F, medio-dure 15°-35°F, dure oltre i 35°F
- Microbiologicamente pura: indica l’assenza di microrganismi nocivi e di contaminazione fecale, ma non la sterilità.
- Acqua gassata se è aggiunta anidride carbonica oppure naturalmente effervescente se contiene alla sorgente valori superiori a 250mg/L, hanno carica microbica inferiore perché l’acido carbonico che si forma contrasta lo sviluppo di alcuni batteri
QUANDO? | Bisognerebbe bere nel corso di tutta la giornata, cominciando la mattina a digiuno e continuando tutto il giorno e non solo ai pasti. Per chi beve poco un trucco è quello di tenere un bicchiere sul lavandino del bagno e bere ogni volta che c’è una minzione in modo da non interrompere mai il ciclo. Oppure tenere una bottiglia o più bottigliette da bere nel corso di tutta la giornata in modo da controllare quando si beve realmente. Oggi esistono anche delle app che ricordano quando e quanto bere!!
- Con la sete è meglio bere acqua perché essa è la bevanda più dissetante e con il maggior potere idratante e non ha calorie.
- Le bibite, che contengono: zuccheri, caffeina, teina…caricano il corpo di calorie, sostanze diuretiche, stimolanti il sistema nervoso o cardio-vascolare, piuttosto che depurarlo o reidratarlo come fa l’acqua
- L’ideale sarebbe bere l’acqua a temperatura ambiente e non bisogna mai bere acqua gelata. Bere a piccoli sorsi, a più riprese, mai in fretta
COME? | Qui nel come vi indico le diverse tipologie di acque minerali in quali casi sono indicate, anche perché è credenza comune che quanto più un’acqua sia leggera e povera di Sali tanto sia migliore rispetto ad acque più dure e/o più ricche di sali, non è così!! Infatti: non esiste un’acqua ideale ma l’acqua più indicata alle esigenze di ciascuno di noi o l’acqua che maggiormente incontra il nostro gusto personale.
- Un soggetto sano può bere qualsiasi acqua e scegliere quella che meglio si adatta al suo stile di vita. Conviene comunque variare: acqua più mineralizzata d’estate quando si suda maggiormente o quando l’attività fisica è più intensa.
- I nitrati sono indice d’ inquinamento e precursori di sostanze cancerogene. La normativa ammette un limite di 45 mg/l e per gestanti e bambini si raccomandano valori inferiori a 10 mg/l
- Per le diete ipocaloriche è consigliata acqua non gassata per evitare il possibile stimolo provocato dall’anidride carbonica sulla secrezione e sulla motilità gastrica e il rischio di stimolare l’appetito. Per l’acqua gassata non esistono vere e proprie controindicazioni; andrebbe evitata da chi soffre di meteorismo e di fermentazioni intestinali (potrebbe causare gonfiore) o chi già ha una ipersecrezione gastrica farebbe meglio a evitare le bollicine (gastrite, reflusso, ernia jatale), per tutti gli altri non ci sono problemi.
- acque dure: sconsigliate a chi soffre di calcoli renali, consigliate nei casi di osteoporosi (contribuiscono quanto latte e latticini se non di più all’apporto di calcio), utili in caso di malattie cardiovascolari
- “minimamente mineralizzata”: residuo fisso non superiore a 50 mg/l, stimola la diuresi, indicata per la ricostituzione del latte e alimenti in polvere dei neonati.
- “oligominerale”o “leggermente mineralizzata”: residuo fisso non superiore a 500 mg/l, favorisce la diuresi, contiene poco sodio, quindi è indicata per problemi dell’apparato uro-escretore e ipertensione.
- “mineralizzata”: residuo fisso compreso tra 500-1500 mg/l, utile d’estate e per lo sport, perché reintegra i liquidi ed i sali minerali persi con la sudorazione ed è indicata per disordini funzionali dell’apparato gastro-enterico.
- “ricca di sali minerali”: residuo fisso superiore a 1500 mg/l, è un’ acqua con composizione salina anomala, da bere sotto controllo medico, indicata per stati di carenze minerali specifiche.
- Per favorire la digestione conviene scegliere le acque bicarbonato calciche a residuo medio-alto: influiscono sui disturbi digestivi per l’effetto tampone svolto sullo stomaco e per l’azione stimolante la motilità intestinale e la secrezione biliare.
- Le acque salso-solfate, solfato-calciche ed anche talune bicarbonato-calciche, agendo sulla velocità di transito intestinale e sulla escrezione degli acidi biliari con le feci, hanno un’azione ipolipemizzante e possono contribuire ad una riduzione del colesterolo.
- Nei disordini funzionali delle vie biliari sono indicate le acque solfate: determinano un aumento della produzione della bile nella sua componente acquosa, fluidificandola.
- Le acque ferruginose sono indicate nei casi di anemia sideropenica.
- Un basso apporto di sale è alla base di ogni dieta prescritta ad un soggetto iperteso. In questo caso è opportuno utilizzare acque con meno di 20 mg/l di sodio
- Per l’intestino pigro il trattamento richiede, oltre a un costante apporto di fibre, un’acqua ricca di sali, in particolare solfati e magnesio.
- Le acque ricche di fluoro hanno un’azione positiva sui denti. Acque troppo ricche di fluoro, tuttavia, possono dare problemi. Un uso prolungato di acque contenenti oltre 1,5 mg/l di fluoro può essere controproducente (potrebbe causare una fluorosi). Dal 2004 la legislazione vigente ha disposto, per le acque che superano tale limite, di riportare l’avvertenza in etichetta
- Bambini: minimamente mineralizzata quando serve per la ricostruzione del latte in polvere. Oligo e mediominerale, preferibilmente bicarbonato-calcica, per il normale apporto idrico. Importante che il contenuto di nitrati sia inferiore a 10 mg/l.
- Anziani: l’importante è bere, vista la tendenza a non sentire il richiamo della sete. Il tipo di acqua può variare a seconda delle affezioni presenti. In linea di massima vanno privilegiate acque oligo e mineralizzate, bicarbonato-calciche, a basso contenuto di sodio.
- Gravidanza: acqua oligominerale con residuo fisso non superiore a 200 mg/l, da alternare con un’acqua a media mineralizzazione(con RF di almeno 500 mg/l), calcica e/o ferruginosa, sempre con bassi valori di nitrati (al di sotto di 10 mg/l).
- Allattamento: acqua oligominerale alternata con una a media mineralizzazione, preferibilmente calcica e/o ferruginosa e con nitrati non superiori a 10 mg/l.
QUANTO?
- E’ fondamentale mantenere il corpo in stato di buona idratazione poiché l’acqua interviene in tutti i processi metabolici del nostro organismo.
- Per calcolare il bisogno idrico giornaliero in condizioni sedentarie è sufficiente applicare una semplice formula: peso corporeo x 0,03. Per esempio una persona di 80 Kg dovrà bere ogni giorno almeno 2,4 litri di acqua (80 x 0,03 = 2,4). In linea di massima teniamo presente un totale di 1,5-2l per una persona in salute e si possono sempre controllare i LARN per bambini, adolescenti e anziani.
- In caso di attività fisica è necessario aggiungere alla quantità calcolata uno o due bicchieri d’acqua per ogni ora di attività svolta.
CONSIGLI D’USO
- Conservare la bottiglia al riparo dalla luce e da fonti di calore, in luogo fresco, asciutto, pulito e privo di odori (per impedire la crescita microbica e l’alterazione delle caratteristiche organolettiche).
- Una volta aperta, richiudere la bottiglia con cura per conservare le caratteristiche originarie dell’acqua.
- Al ristorante richiedere che la bottiglia venga presentata nella confezione originale, sigillata e che sia aperta davanti al consumatore.
- Evitare assolutamente l’aggiunta di ghiaccio all’acqua che, da un lato ne altera il gusto e, dall’altro, ne può contaminare la purezza originaria.